Negli ultimi mesi, molti clienti (e anche qualche collega curioso) ci hanno posto la stessa domanda: “ma ChatGPT può davvero tradurre bene?”
Una domanda lecita, in un’epoca in cui l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando anche il mondo delle traduzioni. Così, abbiamo deciso di metterlo alla prova: abbiamo sottoposto ChatGPT a un piccolo “test di resistenza”, con domande che ogni giorno ci poniamo anche noi, da professionisti del settore linguistico.
- Quanto è accurato?
- In quali settori dà il meglio?
- Dove invece ha dei punti deboli?
- E soprattutto: può davvero sostituire una traduzione fatta da un professionista?
Nel resto dell’articolo, condividiamo le sue risposte e le nostre riflessioni. Tra potenzialità interessanti e, ovviamente, qualche limite tecnico.
Spoiler: il glossario resta il miglior alleato. 😉
L’INTERVISTA: ChatGPT risponde
(NB: le risposte sono reali e riprese direttamente da ChatGPT. Puoi vedere gli screenshot integrali.)
Dove brilla e dove serve cautela
Nella nostra analisi, ChatGPT ha mostrato punti di forza, soprattutto nella gestione linguistica generale, ma ci sono anche aree dove abbiamo riscontrato limiti evidenti.
Tipologia | Rischio | Osservazioni |
Espressioni idiomatiche e modi di dire
|
Traduzione troppo letterale o fuori contesto | Serve adattamento umano |
Umorismo, ironia, sarcasmo | Risultato neutro o frainteso |
Richiede la sensibilità culturale di un umano
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Testi creativi (slogan, naming, giochi di parole) |
Offre soluzioni valide per un “non esperto”
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Meglio affidarsi ad un copy umano |
Stile letterario complesso (romanzi o memoir)
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Perdita di sfumature, appiattimento stilistico | Bene per parafrasi, meno per stile |
Incoerenza nei testi originali |
Non sempre comprende gli errori presenti
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È fondamentale una verifica umana del testo sorgente |
Bias |
Può contenere pregiudizi impliciti
|
Come ogni AI è addestrata online |
Copyright | Nessun controllo automatico | L’utente resta responsabile |
Terminologia specialistica | Corretta ma non sempre quella “preferita” | Glossario indispensabile |
L’AI è un ottimo compagno di viaggio ma non il pilota!
Usare ChatGPT per produrre testi in lingua può portare benefici concreti, soprattutto in termini di rapidità, ispirazione e prima stesura. Abbiamo visto che:
- Aiuta ad uscire dalla propria visione, offrendo ispirazioni aggiuntive.
• In testi tecnici brevi è più performante.
• In ambito marketing, coglie lo stile… ma a volte lo reinventa.
• Nei testi lunghi, tende ad abbreviare o a modificare il tono rispetto all’originale.
Questa tendenza alla riscrittura ci ha ricordato un’esperienza molto personale: chi ha studiato traduzione sa bene che uno degli errori più gravi è “riscrivere invece di tradurre”. L’AI, per quanto abile, può cadere nello stesso tranello. È programmata per privilegiare chiarezza e fluidità, ma non sempre rispetta le intenzioni esatte dell’autore.
Un esempio reale?
Abbiamo chiesto all’AI di fornire una propria versione della frase: “Vuoi dare voce alla tua azienda con traduzioni su misura, in più lingue? Contattaci per raccontarci la tua unicità.”. Mentre la nostra traduttrice opta per: “Would you like your company’s unique voice to reach audiences across multiple languages? Contact us and let us know what makes you unique.”, l’AI suggerisce: “Would you like your company’s unique voice to reach audiences across multiple languages? Get in touch, and let us help share what makes your brand unique.”
Cosa osserviamo? L’AI rende la chiusura più coinvolgente ma modifica il focus: da “ascolto” a “condivisione attiva”.
Ecco dunque perché riteniamo che il ruolo del traduttore umano resti centrale:
- per assicurare la fedeltà al messaggio originale,
- per scegliere il tono giusto,
- per garantire coerenza terminologica,
- e soprattutto per assumersi la responsabilità del risultato finale.
Inoltre, attualmente lo strumento migliore in termini di output, qualità e costi rimane sempre il post-editing. Ovvero la traduzione automatica all’interno di un ambiente sicuro (cat-tool), che garantisce riutilizzo e coerenza nel tempo, e soprattutto prevede la revisione umana.
Non dobbiamo mai dimenticare l’importanza della sicurezza e della proprietà dei dati quando si utilizzano strumenti di questo tipo.
Per concludere, ci si può fidare di ChatGPT per traduzioni professionali?
- Nel campo della manualistica tecnica: la soluzione più efficace resta la traduzione automatica (MT) integrata nei software di traduzione assistita. Questo sistema garantisce non solo coerenza terminologica, ma soprattutto il riutilizzo preciso dei contenuti già tradotti. Al contrario, l’intelligenza artificiale tende a riformulare ogni volta i testi in modo diverso, compromettendo uniformità e standardizzazione.
- In generale: crediamo che l’AI possa essere una risorsa potente, un alleato, un assistente, un suggeritore. Ma non può (e non deve) sostituire la competenza umana, fatta di cultura, esperienza, sensibilità e confronto con il cliente.
La traduzione è trasmissione di senso, stile e intenzione: qualcosa che va oltre le parole. E per questo, il tocco umano resta, e resterà, indispensabile.
Noi di IMAGINE Traduzioni siamo costantemente aperti all’innovazione e, al contempo, investiamo nel continuo aggiornamento delle competenze umane.
Contattaci, ci prenderemo cura dei tuoi contenuti.
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